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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

Oltrepò, raccolta del grano

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Nel cuore dell'estate ormai i giochi sono fatti, se il tempo lo consente, il frumento va finalmente mietuto. al riparo da temporali, siccità, animali selvatici, il prezioso seme è ora destinato alla trasformazione. la terra si rispoglia, i campi d'oro possono riposare, fra non molto, si ricomincia tutto da capo. Alcune foto scattate grazie alla cortesia degli agricoltori a Torre degli Alberi

Il taglio del fieno

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Questa volta tra Zavattarello e la piccola frazione di Crociglia scorgo in lontananza nei campi sottostante la provinciale un agricoltore intento nello sfalcio dell'erba, impossibile resistere dato che oltretutto si presentano degli scatti in uno dei momenti che io preferisco, la sera e il calare del sole. Ancora una volta incontro la gentilezza e la disponibilità nell'eseguire qualche foto, e come di consueto una volta rotto il ghiaccio si ha davanti una inesauribile fonte di aneddoti, e una straordinaria forza di volontà nell'eseguire un lavoro che di questi tempi, non si riuscirebbe a portare avanti facilmente, se non ci fosse la spinta di una vera passione.

L'Aratura

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Oltrepò Pavese, alta collina a fine luglio, e i vecchi campi vanno arati, un lavoro grave per uomini e macchine, certo sempre meno impegnativo che all'epoca degli animali da tiro, ma in nome della produttività si sacrificano comunque tante ore faticose, polvere, caldo e giornate lunghe, un lavoro di pazienza e di esperienza ( non a caso vedo spesso svolto dai più anziani) perchè bisogna conoscere la terra per tracciarne i solchi e garantire una corretta maturazione. Per me invece che ho fatto solo da spettatore è stata una esperienza costruttiva, scambiare due parole, e cercare di omaggiare la nostra terra e il nostro sapere contadino attraverso qualche foto.

Vetta Monte Penice

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Il monte Penice, una sorta di montagna sacra per l'Oltrepò Pavese e per la confinante provincia di Piacenza, è giustamente famosa per i suoi scenari e per i suoi panorami. Davvero suggestivo poi salire fino al Santuario in vetta alla montagna e godere nell'attraversare la pineta e a raggiungere la sommità dei suoi incantevoli panorami serali.  Fanno da cornice le famose antenne per telecomunicazioni che sicuramente deteriorano quello che resta comunque un ottimo punto di osservazione facilmente raggiungibile in auto.  Sono salito fino a qui insieme a  Valerio Maruffi.